Citazioni da "Senza via di scampo. La via della saggezza e della gentilezza amorevole"
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- 9 apr
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di Pema Chödrön
Se vogliamo una vita che vada oltre la meschinità, il pregiudizio e il continuo voler essere sicuri che tutto proceda secondo i nostri desideri, una vita più appassionante, piena e gioiosa, dobbiamo renderci conto che siamo in grado di sopportare una gran mole di sofferenza e piacere, e che ciò ci offre la possibilità di scoprire chi siamo e che cos’è il mondo, come funzioniamo e come funziona il mondo, come tutto quanto è. Se siamo schiavi della comodità a ogni costo, non appena ci imbattiamo nella minima ombra di dolore ce la diamo a gambe: così non sapremo mai cosa si nasconda dietro quella barriera, quel muro, quella cosa terrificante.
Nutrire gentilezza amorevole, maitri, verso se stessi non significa sbarazzarsi di qualcosa. Maitri significa che, dopo tutti questi anni, possiamo ancora permetterci di essere mezzi matti; possiamo ancora essere arrabbiati, timidi, gelosi, o sentirci del tutto indegni. Il punto non è sforzarsi di cambiare se stessi. La pratica della meditazione non consiste nel cercare di gettare via se stessi per sostituirsi con qualcosa di meglio. Vuol dire invece fare amicizia con la persona che già si è. L’oggetto della pratica siete voi, sono io, chiunque siamo qui e ora, ed esattamente come siamo. È questo il nostro campo di indagine, che studiamo e ci prepariamo a conoscere con profonda curiosità e con interesse.
La via della meditazione, come quella della vita, è collegata con la curiosità e l’indagine. L’oggetto siamo noi: siamo qui per studiare noi stessi e per arrivare a conoscerci, adesso, non dopo.
Il trucco consiste nell’essere disposti ad aprirvi a ciò che siete, a essere pienamente consapevoli di ciò che siete. Una delle scoperte più importanti della meditazione consiste nell’accorgersi di come continuamente si sfugga dal momento presente, si eviti di essere qui, di essere come si è.
La precisione è il riuscire a vedere molto chiaramente, il non aver paura di vedere cosa c’è realmente, come uno scienziato non ha paura di guardare nel microscopio. L’apertura è l’essere in grado di lasciar andare e di aprirsi.
