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Marina Spinelli

Non e’ necessario rifugiarsi in una caverna per Meditare

Aggiornamento: 14 gen 2021


La Meditazione è “il Grande Aiuto” per affrontare l’esistenza “samsarica” di tutti i giorni e migliorare la nostra vita sia a livello fisico che psichico ma soprattutto e’ una pratica inderogabile per procedere nei vari Sentieri Spirituali.


In Occidente di solito si da’ al termine “meditare” vari significati come ponderare, esaminare, pensare a lungo, riflettere, concentrarsi eccetera, ma in tibetano il significato e’ ben piu’ chiaro e preciso. Il termine tibetano per la Meditazione e’ “Gom” che letteralmente significa “familiarizzare”.


Infatti la tecnica che si usa in ogni tipo di Meditazione e’ quella di concentrare la propria mente su un particolare oggetto, al fine di “familiarizzare” con l’oggetto stesso sia che si tratti di qualche cosa di esterno a noi o di un’esperienza interiore. Lo scopo finale resta comunque modificare e plasmare la nostra mente trasformandola da comune a benefica.


Niente a che vedere con popolarissime Meditazioni New Age dove si risvegliano emozioni di calma e allegria con sottofondi musicali, danze rituali o canti di gruppo.


La Meditazione, quella che porta molto piu’ lontano, serve invece a “familiarizzare” il nostro intelletto con stati di coscienza, pensieri e situazioni positive e benefiche e ad eliminare la sofferenza che ci danno e ci daranno i nostri difetti mentali.

Essa ha lo scopo di incrementare le nostre qualita’ come la Pazienza, la Moralita’, la Serenita’, la Pace, la Compassione e l’Amore Universale rendendole un’abitudine usuale della nostra personalita’.


La Meditazione non e’ affatto una pratica difficile, misteriosa o magica anzi e’ una pratica adatta a tutti e per il bene e la salute fisica e mentale di ognuno.

L’unica grande difficolta’ e’ imparare a concentrarsi interrompendo la catena senza fine dei pensieri che di continuo si muovono nel nostro cervello.

I Maestri definiscono la nostra mente, non addestrata dalla Meditazione, un elefante impazzito. E questo succede a tutti anche e non solo a noi esseri comuni.


Quando un elefante impazzisce per un motivo qualsiasi per esempio la paura, o il rumore, l’unico modo per calmarlo e’ immobilizzarlo legandolo con forti catene. Solo allora si calmera’ e potra’ di nuovo essere gestito. E’ proprio quello che dobbiamo fare noi con la nostra mente. Immobilizzarla su un oggetto e fissarla. Solo allora potremo plasmarla ed accrescerne le capacita’ illimitatamente. Si’ avete capito bene: illimitatamente! Mentre il nostro fisico ha delle limitazioni naturali che non possiamo superare, il nostro cervello ha delle capacita’ illimitate e puo’ essere potenziato e affinato come e fin quando vogliamo, anche fino a tardissima eta’.


Dobbiamo essere consapevoli che purtroppo siamo esseri abitudinari.

Se ripetiamo una cosa piu’ volte ci si abitua ad essa e la si fa diventare una cosa stabile e fissa. Piu’ noi pensiamo in un certo modo piu’ la nostro mente si abitua a pensare in quel modo e trova naturale pensare solo in quel dato modo.


Purtroppo passiamo molto del nostro tempo a formulare i cosidetti “pensieri spazzatura” e ad assuefarci ad azioni ed emozioni negative come il pettegolezzo, la rabbia, l’invidia, la gelosia ovviamente “familiarizzandoci” con queste abitudini negative.


La Meditazione invece serve proprio ad abituare ed esercitare la nostra mente a vivere nella positivita’ e nel momento attuale, dimenticando e perdonando il passato e aspettando il futuro in futuro regalandoci serenita’ e salute.


Il Maestro Shantideva ci conferma: “Non c’e’ nulla che non sia facile una volta abituati”.


Non e’ dunque necessario isolarsi in una caverna ma e’ molto piu’ utile meditare ogni giorno controllando i nostri difetti mentali e “familiarizzando” la ns mente con tutte quelle qualita’ che sono necessarie per avanzare sul Sentiero Spirituale ma soprattutto per vivere sempre con la gioia nelcuore.


Dharma Teacher Marina



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